Un'economia circolare è un sistema industriale in cui il potenziale utilizzo di beni e materiali è ottimizzato e i loro elementi vengono restituiti al sistema alla fine del loro ciclo di vita vitale.
La sostenibilità della catena di fornitura e la sostenibilità del ciclo di vita del prodotto sono parte integrante dell'economia circolare. Materiali e prodotti hanno un ciclo di vita a ciclo chiuso e, idealmente, tutti gli elementi che contribuiscono alla creazione di un prodotto vengono riutilizzati, riciclati o rigenerati anziché scartati.
La filosofia si basa su una prospettiva olistica di processi e tecnologie che va oltre il focus di consegna, inventario e tradizionali visioni dei costi. Il principio di base è che i prodotti e le pratiche responsabili non sono solo buoni per l'ambiente, ma sono anche importanti per la redditività a lungo termine.
L'economia circolare è in diretta opposizione alla cultura consumistica, considerata una struttura lineare che a volte viene espressa come prendi, fai, smaltisci. I rifiuti sono un elemento integrante del consumismo perché la sua enfasi è sulla promozione dell'acquisto di nuovi beni, che spesso si traduce nello smaltimento di prodotti più vecchi ma ancora praticabili.
Il concetto di obsolescenza incorporata è nato negli anni '1950 come risposta alla domanda percepita dei consumatori di prodotti nuovi e migliorati. In un contesto storico, tale richiesta potrebbe essere sorta come reazione alle privazioni subite durante e immediatamente dopo la seconda guerra mondiale. La risposta aziendale è stata quella di iniziare a produrre articoli che non durano molto a lungo o non soddisfano le richieste degli utenti per molto tempo.
Allo stesso modo, l'eccesso di articoli di consumo degli ultimi decenni potrebbe aver stimolato il desiderio di uno stile di vita più sostenibile e meno sfruttatore. I mezzi proposti per soddisfare quel desiderio includono l'economia circolare, l'economia della condivisione e il consumo collaborativo.