La Carta etica dei robot è una serie di regole proposte intese a governare l'interazione tra esseri umani e robot. Ideata da un gruppo di ingegneri robotici in Corea del Sud, la Carta amplia le tre leggi della robotica di Asimov.
Le leggi di Asimov furono originariamente enunciate in una storia chiamata "Runaround", scritta dall'autore di fantascienza Isaac Asimov durante la seconda guerra mondiale. Queste leggi sono state prese sul serio da alcuni ingegneri, nel tentativo di prevenire l'evoluzione di robot che potrebbero danneggiare le persone o sconvolgere la società, consentendo ai robot di proteggersi da distruzioni irragionevoli. La carta coreana riconosce che i robot possono richiedere protezione legale da esseri umani violenti, proprio come gli animali a volte hanno bisogno di protezione legale dai loro proprietari. La nozione di protezione legale per robot e altre macchine intelligenti è nata da un documento del 2006 pubblicato in Inghilterra che suggerisce che i robot alla fine diventeranno abbastanza intelligenti da richiedere il riconoscimento come membri vitali della società.
Mentre alcuni esperti accolgono con favore l'introduzione della Carta etica dei robot e proposte simili, osservando che l'abuso umano sfrenato di macchine intelligenti potrebbe essere motivo di indignazione morale, altri pensano che l'idea sia sintomatica di una mentalità di protezione sociale che è andata fuori controllo.