Il prodotto minimo vitale (MVP) è un concetto per realizzare un prodotto che soddisfi i bisogni percepiti di un cliente o risolva un problema abbastanza adeguatamente da aspettarsi un business sostenibile intorno ad esso. Un MVP cerca di trovare il giusto equilibrio in un prodotto in modo che soddisfi le aspettative senza spendere sforzi per cose che ai clienti non interessano.
Il processo per la creazione di un MVP è incentrato sulla comprensione dei clienti e delle loro esigenze. Da questa comprensione, l'azienda deve garantire di disporre dei processi in atto per costruire il prodotto in base alla percezione della qualità del consumatore. Questa percezione include fattori come caratteristiche, ergonomia, design, estetica e affidabilità. Una volta che si pensa che il cliente e il mercato siano compresi, è possibile sviluppare e rilasciare un MVP come parte del processo BML (build measure and learn). Infine, l'apprendimento convalidato dalle metriche e dal feedback può essere utilizzato per migliorare i progetti, garantendo che lo sforzo non venga sprecato.
Lo scopo di un MVP è trovare un equilibrio tra a rilasciare spesso il rilascio anticipato approccio e, d'altra parte, mettere troppo impegno in un prodotto per massimizzarne le possibilità. Gli MVP possono rappresentare un approccio più razionale in situazioni in cui il time to market non è critico e sono disponibili dati e interazioni con i clienti.
MVP, BML e apprendimento convalidato sono tutti concetti utilizzati nel metodo "The Lean Startup" creato dall'imprenditore e co-fondatore di IMVU, Eric Ries. L'approccio di startup snelle cerca di creare un processo simile ai metodi scientifici per reggere il successo nelle startup.