Lo stato solido si riferisce a componenti, dispositivi e sistemi elettronici basati interamente sul semiconduttore. L'espressione era particolarmente diffusa alla fine degli anni '1950 e all'inizio degli anni '1960, durante il passaggio dalla tecnologia del tubo a vuoto al diodo semiconduttore e al transistor. Più recentemente, il circuito integrato (IC), il diodo a emissione di luce (LED) e il display a cristalli liquidi (LCD) si sono evoluti come ulteriori esempi di dispositivi a stato solido.
In un componente a stato solido, la corrente è limitata a elementi solidi e composti progettati specificamente per commutarla e amplificarla. La corrente fluisce in due forme: come elettroni caricati negativamente e come carenze di elettroni caricate positivamente chiamate buchi. In alcuni semiconduttori, la corrente è costituita principalmente da elettroni; in altri semiconduttori, è costituito principalmente da fori. Sia l'elettrone che il buco sono chiamati portatori di carica.
Un esempio di un componente non a stato solido è un tubo a raggi catodici (CRT). In questo dispositivo, gli elettroni fluiscono liberamente attraverso il vuoto di un cannone elettronico, attraverso campi di deflessione e focalizzazione e infine verso uno schermo fosforescente.