Un processore riconfigurabile è un microprocessore con hardware cancellabile che può ricablare se stesso dinamicamente. Ciò consente al chip di adattarsi efficacemente alle attività di programmazione richieste dal particolare software con cui si interfacciano in un dato momento. Idealmente, il processore riconfigurabile può trasformarsi da un chip video a un'unità di elaborazione centrale (CPU) a un chip grafico, ad esempio, il tutto ottimizzato per consentire alle applicazioni di funzionare alla massima velocità possibile. Charles Fox, presidente e CEO di Chameleon Systems a San Jose, afferma che i nuovi chip sono come fornire un "chip on demand". In termini pratici, questa capacità può tradursi in un'immensa flessibilità in termini di funzioni del dispositivo. Ad esempio, un singolo dispositivo potrebbe fungere sia da telecamera che da registratore (tra numerose altre possibilità): scaricheresti semplicemente il software desiderato e il processore si riconfigurerebbe per ottimizzare le prestazioni per quella funzione. Secondo un recente articolo della rivista Red Herring, quel tipo di versatilità del dispositivo potrebbe essere disponibile entro il 2002.
I processori riconfigurabili, attualmente disponibili da Chameleon Systems, Billions of Operations (BOPS) e PACT (originariamente, per Parallel Array Computing Technology sebbene la società sia ora conosciuta solo con l'acronimo), competono per la quota di mercato con i tradizionali chip cablati e diversi tipi di microprocessori programmabili. I chip programmabili esistono da oltre dieci anni. I processori di segnale digitale (DSP), ad esempio, sono chip programmabili ad alte prestazioni utilizzati nei telefoni cellulari, nelle automobili e in vari tipi di lettori musicali. Un'altra versione, i chip logici programmabili sono dotati di array di celle di memoria che possono essere programmate per eseguire funzioni hardware utilizzando strumenti software. Questi sono più flessibili dei chip DSP specializzati ma anche più lenti e costosi. I chip cablati sono i più vecchi, economici e veloci, ma anche i meno flessibili, di tutte le opzioni. Will Strauss, presidente e di Forward Concepts (una società di ricerche di mercato dell'Arizona), prevede che i processori riconfigurabili taglieranno altri mercati di microchip per crescere da 330 milioni di dollari (nel 2000) a 1.3 miliardi di dollari entro il 2004.