Il monotasking, noto anche come single-tasking, è la pratica di dedicarsi a un determinato compito e ridurre al minimo le potenziali interruzioni fino a quando l'attività non è completata o è trascorso un periodo di tempo significativo.
Il monotasking contrasta con il multitasking, che è la capacità di dividere la propria attenzione tra più attività. La maggior parte dei knowledge worker si considera multitasking e gran parte di loro crede di essere supertasker, che sono in grado di gestire più di due compiti in un dato momento. La capacità di multitasking è molto apprezzata in molte aziende. Tuttavia, la maggior parte della ricerca sul multitasking non riesce a supportare la sua efficacia e persino la capacità umana di farlo.
Secondo Earl Miller, professore di neuroscienze al MIT, le persone pensano solo di essere multitasking. Quello che stanno effettivamente facendo è passare rapidamente da un'attività all'altra e ad ogni passaggio viene aggiunto uno stress cognitivo, che si accumula e alla fine può portare a stanchezza, sovraccarico e burnout. Inoltre, la ricerca mostra che il tentativo di multitasking ostacola effettivamente la produttività e che le persone che si considerano multitasking o supertasker hanno prestazioni peggiori rispetto agli altri lavoratori.
Guarda il breve discorso TED di Paolo Cardini, Dimentica il multitasking, prova il monotasking: