Hotword è un modulo di ascolto audio incluso con Google Chrome e Chromium, la versione open source del browser.
Hotword ascolta le parole chiave specifiche scelte per attivare l'interfaccia vocale "OK Google". Il programma viene quindi preparato per la ricerca, le domande e i comandi basati sulla voce. Le interfacce vocali utilizzano tecnologie di riconoscimento vocale per consentire l'input dell'utente tramite comandi vocali. Il software identifica le parole e le frasi pronunciate e le converte in un formato leggibile dalla macchina per l'interazione.
Il modulo hotword stesso è in scatola nera, il che significa che il suo funzionamento interno non è trasparente e non è open source. I sostenitori della privacy si sono preoccupati quando gli sviluppatori hanno rilevato il modulo e hanno riferito che si installa senza l'autorizzazione dell'utente e può iniziare ad ascoltare automaticamente. L'autore e giornalista Cory Doctorow ha riferito che il comportamento predefinito di hotword è "accendere silenziosamente il microfono del computer e inviare ciò che sente a Google".
Google sostiene che il software sia attivo e progettato solo per consentire l'interazione verbale con il computer. La società afferma inoltre di non controllare lo sviluppo di Chromium e che alcuni dei problemi derivano dal fatto che Debian scarica Chromium automaticamente anziché Chrome.
Tuttavia, gli sviluppatori hanno registrato istanze del software che vengono scaricate e avviate automaticamente senza l'input dell'utente. Secondo Rich Falkvinge: "L'installazione predefinita intercetterà comunque la tua stanza senza il tuo consenso, a meno che tu non decida di rinunciare e, cosa più importante, sappi che devi rinunciare, il che non è un requisito ragionevole". Falkvinge è il fondatore del Pirate Party, un partito politico internazionale la cui piattaforma include libertà di informazione, partecipazione dei cittadini, diritti alla privacy e trasparenza (tra le altre cose).
La privacy delle comunicazioni è diventata una questione sempre più delicata da quando le rivelazioni di Snowden del 2013 hanno rivelato che la NSA (National Security Agency) aveva pieno accesso ai dati degli utenti sui server dei principali fornitori di servizi, incluso Google.
Falkvinge avverte che l'unico vero modo per proteggere la privacy degli utenti dal software di intercettazione è costruire uno switch hardware nei dispositivi che possono disabilitare qualsiasi modulo di ascolto che può essere installato.