La bionica è la replica di sistemi biologici da parte di sistemi meccanici ed elettronici. Il medico e ricercatore Jack Steele ha coniato il termine bionica nel 1958 per descrivere lo studio di organismi biologici da risolvere problemi di ingegneria.
Negli ultimi anni, i progressi nell'elettronica personale hanno stimolato nuovi sviluppi nella bionica. Oggi, le mani artificiali vengono realizzate con sensori nella punta delle dita in grado di monitorare e regolare la forza della presa della mano. Nel 2018, gli ingegneri IBM hanno dimostrato un'interfaccia cervello-macchina che combina algoritmi di apprendimento profondo con componenti di sistema commerciali standard (COTS) per addestrare un braccio robotico a operare con il pensiero.
La bionica viene spesso confusa con la cibernetica, lo studio dei meccanismi di controllo nei sistemi umani e meccanici. Mentre lo scopo della bionica è esplorare nuove idee per la costruzione di sistemi meccanici ed elettronici, la cibernetica si concentra sulla ricerca della spiegazione del comportamento di un organismo vivente.
La bionica viene talvolta confusa con la bioingegneria, che si riferisce all'uso di esseri viventi per svolgere compiti industriali. Ad esempio, l'utilizzo di batteri nelle batterie di carta per fornire energia elettrica sarebbe considerato un progresso nella bioingegneria, non nella bionica.