L'autoassemblaggio è una branca della nanotecnologia in cui oggetti, dispositivi e sistemi formano strutture senza sollecitazioni esterne. La nanotecnologia è un campo dell'ingegneria che si occupa di progettazione, produzione e controllo su una scala di pochi nanometri s (nm) o meno, dove 1 nm = 10 -9 metri.
Nell'autoassemblaggio, i singoli componenti contengono in sé informazioni sufficienti per costruire un modello per una struttura composta da più unità. Un esempio è la costruzione di un monostrato, in cui un singolo strato di molecole strettamente imballate si attacca a una superficie in modo ordinato e compatto. L'autoassemblaggio non deve essere confuso con l'assemblaggio posizionale, una tecnica che è stata suggerita come mezzo per costruire oggetti, dispositivi e sistemi su scala molecolare utilizzando processi automatizzati in cui i componenti che eseguono il processo di costruzione seguirebbero percorsi programmati.
La nanotecnologia ha potenziali vantaggi in molti campi, tra cui la purificazione dell'acqua, i servizi igienico-sanitari, l'agricoltura, l'energia alternativa (in particolare il fotovoltaico), l'edilizia domestica e aziendale, la produzione di computer, le comunicazioni e la medicina.
Vedere anche dendrimero, assemblaggio esponenziale, assemblaggio posizionale e replicazione automatica.