La posta elettronica certificata, nota anche come posta autenticata o posta elettronica timbrata, è un sistema in cui i mittenti di messaggi di posta elettronica commerciali pagano una piccola tariffa per garantire che i loro messaggi aggirino i filtri antispam per raggiungere i destinatari previsti. L'uso di una tariffa per la posta elettronica è stato talvolta chiamato affrancatura tramite posta elettronica, affrancatura elettronica, pagamento del mittente o timbro elettronico.
Sia America Online (AOL) che Yahoo hanno annunciato piani di posta elettronica certificata basati su una tecnologia sviluppata da Goodmail Systems. Con una tariffa di circa 1/4 di centesimo ($ 0.0025 USD) per e-mail, o da $ 2.00 a $ 3.00 USD per ogni 1000 messaggi inviati, gli inserzionisti possono pubblicare messaggi di posta elettronica che annullano la maggior parte dei filtri antispam comunemente utilizzati a livello di server da Provider di servizi Internet (ISP). I fautori ritengono che la posta elettronica certificata, se utilizzata efficacemente su larga scala, renderà lo spam non redditizio e quindi migliorerà il funzionamento di Internet riducendo il traffico elettronico inutile.
I critici della posta elettronica certificata insistono sul fatto che un tale sistema probabilmente non sarà efficace perché nasceranno nuove tecnologie per aggirarlo. Inoltre, poiché il sistema è opzionale, gli spammer potranno comunque inviare posta in blocco liberamente. La certificazione, tuttavia, consentirà a un mittente di posta elettronica in blocco legittimo di garantire che i propri messaggi non vengano selezionati come falsi positivi e recapitati nelle cartelle della posta indesiderata dei destinatari. I messaggi di posta elettronica certificata sono contrassegnati da un nastro blu come segno di autenticità, indicando al destinatario che il messaggio associato è sicuro da aprire e con cui interagire.
Storicamente, la nozione di affrancatura di posta elettronica è stata controversa. Diversi anni fa circolò una voce secondo cui il governo degli Stati Uniti intendeva far pagare gli utenti di Internet per la posta elettronica. La voce, sebbene falsa, ha provocato tempeste di protesta da parte dell'opinione pubblica americana, che l'ha vista come una nuova tassa regressiva e onerosa che potrebbe far fallire le piccole imprese.