White space Wi-Fi, noto anche come White-Fi, è l'uso di frequenze rese disponibili dall'assenza di segnali TV analogici per creare reti Wi-Fi. La tecnologia è specificata in IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) 802.11af.
Lo spazio bianco, in un contesto di comunicazione, si riferisce a porzioni sottoutilizzate dello spettro di radiofrequenze (RF). Il passaggio alla televisione digitale ha lasciato inutilizzate ampie porzioni di spettro, in particolare le frequenze assegnate alla televisione analogica e quelle utilizzate come buffer per evitare interferenze tra i canali.
Il 23 settembre 2010 la FCC (Federal Communications Commission) ha votato all'unanimità per aprire le frequenze sottoutilizzate (470-710Mhz) che erano state riservate ai segnali TV per l'uso senza licenza. Questa decisione ha reso le gamme disponibili per il networking residenziale e aziendale. I gruppi di lavoro IEEE 802.11af e 802.22 hanno sviluppato tecnologie che utilizzano questi intervalli rispettivamente per Wi-Fi e WRAN (Wireless Regional Area Network).
Il Wi-Fi in spazi bianchi richiederà un nuovo hardware ma offre miglioramenti in termini di portata, velocità e penetrazione degli ostacoli che potrebbero portare a un servizio di migliore qualità a un costo inferiore:
- La portata si estende per poco meno di sette miglia piuttosto che il blocco o due attuali router wireless possono gestire. La maggiore portata può consentire reti wireless di migliore qualità per le aree svantaggiate.
- Uno dei principali problemi con le tecnologie wireless è che sono facilmente ostruiti. Una migliore penetrazione degli ostacoli dovrebbe migliorare le prestazioni e l'affidabilità.
- A velocità fino a 400-800 megabit al secondo (Mbps), le velocità della banda larga mobile 3G e 4G vengono superate, anche a lungo raggio, con la possibilità di porre fine ai prezzi predatori sui dati mobili.
- Sono necessari meno dispositivi di rete per coprire un'area, il che è particolarmente importante per le aziende che forniscono reti Wi-Fi di grandi dimensioni.