Utilizzando la tecnologia GLV (Grating Light Valve), gli elementi dell'immagine (pixel) si formano sulla superficie di un chip di silicio e diventano la fonte per la proiezione del display su qualsiasi cosa, dallo schermo di un auditorium fino al display di un computer portatile. Utilizzando GLV, i display del futuro potrebbero costare molto meno, richiedere meno spazio e rendere possibili immagini ad alta risoluzione nei dispositivi di comunicazione personali portatili. GLV è stato sviluppato da David Bloom insieme ai suoi studenti della Stanford University. Da allora Bloom ha fondato Silicon Light Machines, che sta sviluppando ulteriormente la tecnologia.
GLV utilizza la tecnologia dei sistemi microelettromeccanici (MEMS) e la fisica ottica per variare il modo in cui la luce viene riflessa da ciascuna delle strutture multiple a nastro che rappresentano un particolare "punto dell'immagine" o pixel. I nastri possono spostarsi di una piccola distanza, modificando la lunghezza d'onda della luce riflessa. I toni in scala di grigi si ottengono in parte variando la velocità di accensione e spegnimento di determinati pixel. L'immagine risultante può essere proiettata in un grande auditorium con una sorgente di luce intensa o su un piccolo apparecchio utilizzando LED a bassa potenza come sorgente luminosa.