I sottotitoli sono una versione testuale della parte parlata di una presentazione televisiva, cinematografica o al computer. I sottotitoli sono stati sviluppati per aiutare le persone con problemi di udito, ma sono utili per una varietà di situazioni. Ad esempio, le didascalie possono essere lette quando l'audio non può essere ascoltato, a causa di un ambiente rumoroso, come un aeroporto, oppure a causa di un ambiente che deve essere tenuto silenzioso, come un ospedale.
Le informazioni sui sottotitoli sono codificate all'interno del segnale video, nella riga 21 dell'intervallo di soppressione verticale (VBI). Il testo diventa visibile solo con l'uso di un decoder, che può essere integrato in un televisore o disponibile come set-top box. In generale, un menu su schermo sui televisori più recenti consente di attivare o disattivare i sottotitoli. Le didascalie aperte, al contrario, sono parte integrante di una trasmissione che non può essere disattivata dallo spettatore.
La maggior parte dei programmi sono sottotitolati prima della trasmissione, ma la natura di alcuni programmi, come le trasmissioni di notizie in diretta, richiede sottotitoli in tempo reale. Per i sottotitoli in tempo reale, uno stenografo ascolta la trasmissione e digita una versione abbreviata in un programma che converte la stenografia in didascalie e aggiunge quei dati al segnale televisivo.
Secondo il Television Decoder Circuitry Act del 1990, tutti i televisori prodotti negli Stati Uniti dal 1993 devono avere un decodificatore di didascalie integrato se i loro tubi catodici sono più grandi di 13 pollici. Nel luglio 2000, la Federal Communications Commission (FCC) ha imposto sezioni dello standard industriale EIA-708-B, "Sottotitoli per televisione digitale (DTV)" nelle sue normative di trasmissione. Le nuove regole consentiranno agli utenti di selezionare la dimensione, il colore e il carattere delle didascalie e di scegliere tra più flussi, scegliendo, ad esempio, una lingua particolare.