Poesia di Fibonacci (o Fib)

Una poesia di Fibonacci (o Fib) è un verso a più righe basato sulla sequenza di Fibonacci in modo che il numero di sillabe in ogni riga sia uguale al numero totale di sillabe nelle due righe precedenti.

La sequenza di Fibonacci inizia con zero o uno, seguito da uno, e procede in base alla regola che ogni numero (chiamato numero di Fibonacci) è uguale alla somma dei due numeri precedenti. Tecnicamente, la prima riga di una poesia di Fibonacci con n = 0 non ha sillabe, quindi costituisce un momento di silenzio. Questa è una considerazione importante, proprio come i modelli standard di sillaba e ritmo sono fondamentali per altre forme di verso come haiku, limerick e pentametro giambico. (Se n = 1, quindi non vi è alcun momento iniziale di silenzio.)

Ecco un esempio:

Cosa
is
un Fib?
Un poema
matematico
Le sillabe sono disposte in linee
secondo la sequenza di numeri di Fibonacci:
Uno, uno, due, tre, cinque, otto, tredici, ventuno, trentaquattro, cinquantacinque e così via.

Poiché i versi hanno sillabe in continuo aumento, la composizione di lunghe poesie di Fibonacci è molto impegnativa. Di conseguenza, la maggior parte ha solo sei o sette righe. L'ultima sillaba in ogni riga può rima con l'ultima sillaba in una o più altre righe, sebbene la rima non sia un requisito.

Le storie sono diventate popolari tra i geek e tra i letterati. Secondo alcuni appassionati, questa nuova struttura poetica ha la capacità di stimolare la comunicazione tra matematici, fisici, chimici, biologi e poeti, nonostante gli abissi che spesso sembrano prevalere tra le loro discipline sotto altri aspetti.

Il poema di Fibonacci, come il concetto matematico su cui si basa, prende il nome da Leonardo Pisano (1170-1250), un matematico italiano noto anche come Fibonacci. La forma poetica probabilmente risale a molto prima di Fibonacci. Si dice che Fibonacci abbia trovato esempi della sua sequenza usata nella poesia sanscrita del XII secolo. La sequenza stessa sarebbe stata scoperta dal grammatico sanscrito Pingala, nel 12 aC. Molto più recentemente, Gregory K. Pincus ha coniato il termine Fib nel suo blog, per riferirsi a una versione di sei righe e venti sillabe del modulo. Pincus ha suscitato tentativi da parte dei suoi lettori, suscitando interesse per il Fib, una menzione su Slashdot e un gran numero di esempi che proliferano online di conseguenza.