Nofollow è un meta tag che può essere aggiunto al file robots.txt di un sito oa singoli link per impedire ai webcrawler dei motori di ricerca di seguire i link sulla pagina.
Normalmente, i webcrawler seguono i link per indicizzare le pagine web e classificano i link come voti per la qualità di un sito. I punteggi dei tag dei link indicano al crawler di non farlo. Di conseguenza, tali collegamenti non sono inclusi nel conteggio e non hanno alcun effetto sul ranking della pagina nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP).
I webmaster utilizzano il nofollow per impedire ai crawler di seguire i link sulle loro pagine verso luoghi in cui è probabile che gli spammer colpiscano. (Tuttavia, poiché gli script molto convenienti pubblicano molti di questi collegamenti, ciò non impedisce lo spam dei collegamenti.) Il tag nofollow aiuta anche a garantire che il motore di ricerca non presuma alcuna associazione tra la pagina in cui viene visualizzato il collegamento e la pagina che il link porta a. Un webmaster potrebbe utilizzare il tag su un collegamento a pagamento per impedire a un motore di ricerca di considerarlo spam e designare il proprio sito e tutti i siti collegati come un brutto quartiere. In alternativa, un webmaster potrebbe utilizzare nofollow quando si collega intenzionalmente a una pagina per dimostrare qualcosa di negativo, come un design terribile o contenuto di spam, senza che il collegamento venga considerato un'approvazione.
Inizialmente, lo spam sui link derivava dal modo in cui i motori di ricerca utilizzavano per valutare il page rank. Con l'aumento della popolarità dei blog, sono diventati anche un luogo frequente in cui gli spammer lasciano link promozionali non correlati nei commenti. Gli spammer hanno aggiunto un gran numero di collegamenti, spesso con script di spam noti come spambots. Il volume dei collegamenti potrebbe migliorare il page rank per i siti senza scrupoli, consentendo loro di aumentare la visibilità e la popolarità. Per combattere questo problema, i produttori di software per blog hanno collaborato con Microsoft, Google e Yahoo per creare il tag nofollow.
I webcrawler come Googlebot creano un indice di un sito entro i limiti stabiliti dai webmaster nei loro file robots.txt. Se un webmaster desidera impedire che le pagine vengano conteggiate dai motori di ricerca, può bloccare i webcrawler in un file robots.txt nella cartella di primo livello del sito. Per impedire ai crawler di seguire i link su una determinata pagina di un sito, possono includere il meta tag nofollow per la pagina in questo file; per impedire al bot di seguire i singoli link, il webmaster può aggiungere rel = "nofollow" ai singoli link.