Un display olografico è un display che utilizza una luce coerente, come quella creata dal laser, per creare un'immagine tridimensionale (3D) nello spazio.
I veri display olografici creano immagini conformi ai sei segnali di profondità con cui riconosciamo le viste 3D nel mondo reale:
- Prospettiva: gli oggetti più lontani appaiono più piccoli.
- Occlusione: un oggetto più vicino può oscurare gli oggetti in lontananza.
- Visione stereoscopica: due punti di vista ottengono una visione diversa di un'immagine, come fanno gli occhi umani.
- Parallasse movimento: la prospettiva cambia quando un punto di vista si sposta.
- Convergenza: due punti si incrociano quando si osservano oggetti più vicini, come fanno gli occhi umani.
- Sistemazione: le lenti cambiano la messa a fuoco a seconda della distanza di un oggetto all'interno dell'immagine.
Sviluppati originariamente negli anni '1940 dal fisico Dennis Gabor, i display olografici rimangono il Santo Graal della visualizzazione di immagini 3D. Nella registrazione di un ologramma, un laser diviso illumina simultaneamente il soggetto e la lastra fotografica della registrazione, come raggio di riferimento. In uno spazio senza altra luce, un laser di una lunghezza d'onda controllata lampeggia sul soggetto e sulla lastra e l'ologramma viene catturato come campo luminoso. Un'attenta ispezione della piastra non rivela il contenuto. L'immagine olografica viene rivelata illuminando la lastra con la stessa lunghezza d'onda della luce laser coesiva.
I primi veri display olografici commerciali stanno raggiungendo la disponibilità solo ora e sono generalmente di risoluzione inferiore. Ci sono un certo numero di cuffie per realtà virtuale a 360 gradi che riempiono quasi tutti gli indizi con cui riconosciamo la profondità, tuttavia la maggior parte di questi non possono essere definiti veri display olografici in quanto non hanno una profondità reale e di conseguenza richiedono cambiamenti di messa a fuoco dell'occhio.
Comunemente, le immagini create dai display olografici e le immagini 3D registrate su supporti olografici tipicamente 2D sono chiamate ologrammi. Tecnicamente, tuttavia, un ologramma è la registrazione di un'immagine olografica su un supporto e un'immagine 3D apparentemente indipendente creata da un display olografico è chiamata immagine olografica.